ENERGIA D'INTENZIONE
Parliamo
dell'energia d'intenzione
Esistono
due tipi di energia: quella fisiologica
e quella libera.
La
prima viene percepita come calore e forza fisica: è l'energia risultante dai
processi di ricambio dell'organismo. Per mantenere l'energia fisiologica al
livello giusto, è sufficiente nutrirsi
in modo equilibrato, riposare e
muoversi all'aria aperta.
L'energia
libera viene dal cosmo, passa lungo i canali energetici dell'organismo
umano e si manifesta in forma di vitalità e prontezza all'azione. essa di fatto,
è l'energia
d'intenzione, che necessita anche di molta determinazione, grazie alla
quale la persona si sente pronta a intraprendere movimenti e azioni decise. Se
tirate a campare a fatica, le forze vi bastano appena per alimentare il vostro
quotidiano abitudinario e non avete voglia di fare altro, ciò è indice di un
potenziale energetico di livello assai basso. Intanto incominciate a
perdonarvi, è tempo di reagire, raggiungete il punto più profondo del perdono,
trovate la compassione e sfrattate la rabbia, avete un migliaio di seconde
chance, quindi fate scelte vantaggiose, non chiuderti a riccio e non ostinarti
a criticare il tuo passato.
Si
può dire che l'energia libera e la forza vitale siano un'unica cosa. La
giovinezza è il periodo in cui l'energia d'intenzione sprizza da tutti i pori,
sempre che abbia risolto le necessità della prima infanzia, e trovato e
stabilito un solido contatto con la terra, associato al primo chakra, è associato nella coscienza all'area
della stabilità, della sopravvivenza, della fiducia con cui si affronta la
realtà. Sono espressioni del primo chakra la sensazione di sentirsi al sicuro
in un luogo accogliente, la possibilità
di soddisfare i bisogni fondamentali quali nutrimento, il lavoro e la casa, la
capacità di essere indipendenti, senza misconoscere che si ha bisogno anche
dell'altro, l'abilità d'individuare le persone a cui si può dare fiducia e
quella di essere coraggiosi senza sfociare nella temerarietà. Muladhara
riflette la relazione con i genitori durante i primi sette anni di vita, le
aspettative del nucleo familiare e l'informazione sociale.**
** Manuale di Cristalloterapia ,
Xenia, Maria Grazia Cella
Perché
l'uomo crea i suoi migliori progetti nella prima metà o nel primo terzo della
sua vita? Tutto dipende dall'energia d'intenzione. Se si riesce a mantenerla al
livello opportuno, si può brillare, esibendosi in virtuosismi e capolavori a
qualsiasi età.
La
forza creativa e vitale si atrofizza quando le persone
smettono di ambire a qualcosa. Ci sono persone che guardano al mondo con occhi
pieni d'indifferenza. Sono persone che sanno tutto, che hanno provato già tutto
e che sembra siano soddisfatte di questo senso di saturazione. Per loro questo
mondo è come un parco che conoscono a memoria, dove non c'è più nulla che le
possa sorprendere. Con voce per metà pigra e per metà indifferente si
permettono di dare insegnamenti agli altri sul mondo, mostrando che per loro
sono tutte cose note. questo tipo di persona invecchia presto. Non fate come
loro. Non stancatevi di guardare il mondo con occhi ben spalancati. In questo
modo si riceve più energia, è la sua caratteristica. Una persona che smette di
stupirsi e di ambire a nuovi fini regredisce, cioè invecchia.*
*Cit. dal libro: Realitity Transurfing
- Le mele cadono in cielo - Macro Edizioni - pag 71-73
Ricordate lo specchio, non lasciatevi
scoraggiare dalla quantità di pensieri negativi che scoprirete di avere. Se
giudicate voi stessi, non farete altro che aggiungerne altri! Ricordate state
identificando il vostro dialogo interiore negativo in modo da poterlo
trasformare. Il mondo ti vede nel modo in cui tu
vedi te stesso, Voi possedete le chiavi del vostro successo o fallimento.
Ovunque andiate, le persone reggono uno specchio rivolto verso di voi. Bisogna manifestare
il desiderio vero in assenza di conflitti. Se qualcuno pare non credere in voi,
è possibile che voi in quel momento non crediate abbastanza in voi stessi. Se
le persone non vi rispettano e non vi stimano, forse è perché voi non vi
aspettate realmente di essere rispettati o stimati da nessuno. Forse volete
essere trattati con dignità, eppure il modo in cui trattate voi stessi e
permettete agli altri di comportarsi con voi potrebbe non manifestare tale
desiderio. Ricordate, spetta a VOI
mostrare al mondo come deve trattarvi. <<Dio
mi ha creato con la mia bellezza unica. Non devo essere uguale a tutti gli
altri, perché io sono io e questo basta.>> Non avrete bisogno di
nascondere chi siete e che cosa avete passato, potrete raccontare agli altri la
vostra verità senza paura, perchè sapete che l'opinione che gli altri hanno di
voi non definisce chi siete, anzi non è nemmeno affare vostro. Accettate voi
stessi con forza e umiltà allo stesso tempo vi permetterà di mostrarvi
finalmente al mondo come siete: puri, senza limitazioni e totalmente liberi."***
*** La legge della determinazione - Lisa
Nichols - Corbaccio - pag, 63, 66, 67
L'energia
si accende quando c'è una tendenza al movimento attivo, quando entriamo in
contatto col nostro secondo chakra (nome sanscrito Svadhishthana) dove alla
comprensione della nostra unicità si aggiunge quella della differenza tra noi
stessi e gli altri.
"Impariamo
a osservare prima di agire scrive Carl Gustav Jung che: <<noi contiamo
qualcosa solo in virtù dell'essenza che incarniamo, e se non la realizziamo la
vita è sprecata>>. Questo significa che dentro di noi esistono già tutte
le linee di tendenza che ci portano verso un certo mdo di essere (l'essenza,
appunto), ma tutti noi abbiamo la possibilità di non vederle, alterarle, modificarle..
Il problema è, semmai, calarsi nell'atteggiamento mentale corretto per cogliere
in modo pieno questa nostra "geografia interiore"."*4 Interessante anche la connessione con la filosofia
della Kabala con il suo pensiero PRO
attivo. E' come un circolo chiuso: il movimento attivo genera intenzione,
l'intenzione genera forza vitale. Una persona che è ferma e non vuole niente,
se si mette a fare qualcosa, si accorge che dopo poco compare dell'energia. A
volte c'è bisogno di una piccola spinta iniziale per allontanarsi dal posto,
senza ansia ritrovando fiducia in Sé Stessi.
Vi
potrà sembrare di avere poca energia e di aver bisogno di prenderla da qualche
parte, ma non è così. Di energia, in realtà ne avete in abbondanza: essa,
infatti, proviene dal cosmo e ne potete prendere a volontà. Il problema è che
avete già preso quello che potevate prendere. l'energia non è sparita da
nessuna parte, essa è solo stata quasi completamente impiegata per qualcosa.
Tutta la potenza titanica dell'energia è stata spesa per sorreggere due tipi
fondamentali di peso, vediamo quali, Innanzitutto per sostenere gli obblighi e
le limitazioni di cui vi siete fatti carico.
Immaginate
questa scena: vi siete assunti l'obbligo di fare qualcosa. E al collo vi siete
messi un bel peso massiccio. Poi vi siete dettati delle condizioni, e se ve ne
siete appesi al collo un altro. Poi avete promesso a voi stessi o a qualcun
altro di realizzare qualcosa: ecco che vi siete aggiunti l'ennesimo peso.
quanti pesi di questo tipo vi ciondolano al collo? Finchè non sono tanti, si
può vivere. ma arriva il momento in cui il peso totale accumulato diventa
insostenibile e allora qualcosa scoppia: messo alle strette, l'uomo o la donna
si ammala, và in depressione o gli succede disgrazia. E allora comincia a
guardare al mondo con tensione, sfiduciato e timoroso. E la realtà, riflesso
dei suoi pensieri, finisce veramente per acquisire sfumature cupe fino a
diventare una fascia scura che non si sa quanto possa durare.
Il
secondo tipo di peso è quello creato dai potenziali superflui. Attribuendo
inutilmente una grande importanza a fatti diversi, ci si lascia volontariamente
appesantire da carichi di problemi smisurati, un'intera montagna di fardelli
insostenibili: il senso d'inferiorità, con la sua necessità di essere "Super",
di difendere e consolidare il proprio valore personale; il senso di colpa e di
responsabilità, con il suo obbligo di compensare le colpe ed eseguire il
proprio dovere; la valutazione esagerata della difficoltà dei problemi, che
porta a sentire la necessità di fare un grande lavoro: le oppressioni continue
dettate dai dubbi e dalle preoccupazioni.
*4 Dizionario
della felicità - Riza Vol. 2, pag 400
Altri
libri suggeriti a parer mio per orientarsi
(Goleman - Intelligenza Emotiva ed Intelligenza Ecologica)
e la Trilogia di Vadim Zeland - Reality Transurfing
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